PRINCIPI DI COSTRUZIONE DEL PIANO FINANZIARIO E DEL SISTEMA DI ALLERTA

Per calcolare il DSCR le imprese devono costruire un piano finanziario che secondo il decreto anti crisi deve avere un orizzonte temporale futuro di almeno sei mesi. Se però si vuole abbinare un sistema di preventivazione finanziaria veramente efficace occorre operare con 12 mesi rolling.

La costruzione di questo piano è un’attività di massima responsabilità e crucialità perché costituisce la principale “milestone” su cui si organizzerà l’impresa per conseguire i seguenti obiettivi:

-         GESTIRE LA FINANZA AZIENDALE NEL MODO PIU’ EFFICIENTE

-         REALIZZARE UN VALIDO SISTEMA DI ALERT

-         ESSERE ADEGUATI VERSO I REQUISITI RICHIESTI DAL SISTEMA BANCARIO

-         COSTITUIRE UN PARACADUTE NEI CONFRONTI DELLO STATO IN CASO DI GRAVI PROBLEMI

Quindi il piano finanziario non può essere costruito secondo gli umori estemporanei di questo o di quel personaggio o seguendo i diversi “wishful thinkings” aziendali, ma deve poggiare su basi solide ed oggettive che siano in grado di resistere anche alle analisi ex post.

I principi che devono guidare la costruzione del sistema devono essere i seguenti:

1.       ESSERE COLLEGATO AL BUSINESS PLAN E AL BUDGET (più recenti sono questi documenti rispetto al momento di stesura del piano e più devono essere strettamente collegati)

2.       ESSERE IN CONTATTO SINERGICO CON IL CONTROLLO DI GESTIONE E CON IL CONTROLLO STRATEGICO (ricordarsi che la finanza misura l’effetto, ma le cause sono a monte: strategia ed organizzazione)

3.       POTER ACCOGLIERE ED ORGANIZZARE I DATI CONTABILI CONSUNTIVI

4.       ATTINGERE INFORMAZIONI DAI DATI CONTABILI CON MANIFESTAZIONE FUTURA(es. scadenziari attivi e passivi)

5.       ESSERE FLESSIBILE ED ADEGUARSI ALLE VARIAZIONE DELLE GRANDEZZE PIU’ IMPORTANTI (ad esempio se variano le dilazioni di pagamento, varia la previsione degli incassi)

6.       COGLIERE LE TENDENZE DEL MERCATO CHE POSSONO MODIFICARE LE ASSUNZIONI DI PARTENZA (fondamentale nella previsione di fatturato)

7.       TENERE CONTO DEGLI ACCADIMENTI IMPROVVISI DEL MERCATO (es. CORONAVIRUS)

8.       ESSERE SENSIBILE AGLI SCOSTAMENTI CHE MENSILMENTE SI RISCONTRANO TRA PREVISIONE E CONSUNTIVO (tenere conto nella previsione successiva)

9.       VERIFICARE EVENTUALI SCOSTAMENTI RICORRENTI (far seguire le prime previsioni da un’attività di “tuning”)

10.   CERCARE DI MINIMIZZARE IL PIU’ POSSIBILE LA DISCREZIONALITA’

11.   LASCIARE TRACCIA SU DEROGHE/INTERVENTI PARTICOLARI ALLA NORMALE METODOLOGIA

12.   AVERE UN SISTEMA DI SUPPORTO IN GRADO DI FARE ANALISI DI SCENARIO (il software di previsione deve poter fare analisi what if)

13.   ESSERE METODOLOGICAMENTE CONDIVISO CON LA PROPRIETA’ (evitare così perdite di tempo in fase di verifica a causa di disaccordi sul metodo)

14.   LA STESSA COSA CON IL REVISORE (SE PRESENTE) E COMUNQUE COL PROFESSIONISTA CHE SEGUE L’IMPRESA

15.   ESSERE APPOGGIATO ALLA STESURA DI PROCEDURE AZIENDALI FORMALIZZATE (CERTIFICAZIONE EFMRS 14:2019?)

Occorre tenere conto che il piano finanziario va rivisto ogni mese tenendo conto delle risultanze emerse dai consuntivi del mese precedente e dalle nuove informazioni nel frattempo pervenute.

Ciò evidenzia alcuni aspetti operativi che risultano determinanti per la riuscita della gestione:

a)     CONTABILITA’ AGGIORNATA (per il sistema finanziario è fondamentale quantomeno il sistema incassi-pagamenti-banche)

b)     COMPETENZE INTERNE ADEGUATE (eventuale intervento di piani di formazione)

c)       TEAM DI PROFESSIONISTI ALL’ALTEZZA E COESO (fare squadra il più possibile)

d)     RESPONSABILITA’ ED ETICA NEL LAVORO

e)     SISTEMA IL PIU’ POSSIBILE LEGGERO CON INPUT DI DATI SNELLO (poter lavorare su aggiornamento di dati e non dover ricaricare tutti i dati ogni volta)

f)       TEMPI DI ELABORAZIONE VELOCI

g)     SISTEMA DI ALERT ALL’ALTEZZA DEL COMPITO (in grado cioè di segnalare per tempo l’insorgenza dei prodromi della crisi)

h)     CAPACITA’ DI INTERPRETAZIONE DATI (le situazioni non sono mai chiare e nette, e non bisogna fermarsi al singolo dato in modo statico ma guardare anche la tendenza di quel dato mese dopo mese)

i)       TEMPI DECISIONALI ADEGUATI (scanditi da calendari delle attività)

j)       CAPACITA’ ORGANIZZATIVE (è la condizione per poter rispettare i tempi previsti)

Entro il 15 del mese seguente deve essere concluso il processo di elaborazione: azienda e professionisti devono essere consapevoli della situazione e delle eventuali decisioni da prendere.

Qualcuno potrebbe obiettare che tutto ciò costituisce un carico piuttosto pesante; certamente si può ipotizzare che le chiusure dei trimestri siano diverse da quelle mensili, su queste il responsabile operativo del sistema di alert rende edotti gli altri protagonisti dell’organo di controllo solo in presenza di dati che, a suo giudizio, abbisognano di verifica più approfondita.

Naturalmente il sistema va modulato in base alle dimensioni dell’impresa e ciò è compito di colui che deve condurre il progetto di costruzione del sistema di alert e previsione finanziaria.

Ecco quindi che diventa necessaria la presenza di una nuova figura professionale: IL PROGETTISTA DEL SISTEMA DI GESTIONE FINANZIARIA E DELLA PREVENZIONE DELLA CRISI

Quali caratteristiche deve avere questo professionista?

-         ESSERE INDIPENDENTE DALL’IMPRESA

-         AVERE SENSO DI RESPONSABILITA’ ED ETICA NEL RUOLO

-         AVERE COMPETENZE ED ESPERIENZE FINANZIARE ADEGUATE

-         AVERE CONOSCENZE CONTABILI E DI ANALISI DI BILANCIO

-         AVERE COMPETENZE DI ANALISI ED ELABORAZIONE DATI

-         SAPERE FORMARE I COLLABORATORI AZIENDALI

-         ESSERE IN GRADO DI AIUTARE L’AZIENDA A COSTRUIRE L’ORGANIZZAZIONE ADEGUATA

-         POTER COADIUVARE L’AZIENDA A FORMALIZZARE IL SISTEMA DI PROCEDURE

-         ESSERE INTERFACCIA COMPETENTE CON LA PROPRIETA’ E GLI ALTRI PROFESSIONISTI

Egli sarà il leader non solo del progetto di adeguamento dell’azienda al Codice della Crisi, ma anche del sistema che permetterà all’azienda di avere una gestione veramente consapevole.

In fin dei conti siamo tutti convinti (anche pro domo nostra) che questo era il vero intendimento del legislatore.

 

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